DISTURBO PSICOTICO BREVE

Il disturbo psicotico breve è caratterizzato dalla presenza di almeno uno dei seguenti sintomi psicotici positivi: deliri, allucinazioni, linguaggio disorganizzato (per esempio, frequenti deragliamenti o incoerenze) o comportamento psicomotorio grossolanamente anormale, compresa la catatonia. L’episodio dura almeno 1 giorno ma meno di 1 mese e l’individuo alla fine ritorna completamente al livello di funzionamento precedente alla malattia. Il disturbo non è meglio spiegato da un disturbo depressivo o bipolare con caratteristiche psicotiche, da un disturbo schizoaffettivo o da una schizofrenia e non è attribuibile agli effetti fisiologici di una sostanza (per esempio, un allucinogeno) o a un’altra condizione medica (per esempio, un ematoma subdurale).

I soggetti con disturbo psicotico breve sperimentano tipicamente turbolenze emotive o confusione opprimente. Possono passare rapidamente da uno stato affettivo intenso a un altro. Sebbene il disturbo sia breve, il livello di compromissione può essere grave e può essere necessaria una supervisione per garantire il soddisfacimento dei bisogni nutrizionali e igienici e per proteggere l’individuo dalle conseguenze di una scarsa capacità di giudizio, di un deterioramento cognitivo o di un’azione basata su deliri. Sembra esserci un aumento del rischio di comportamenti suicidari, in particolare durante l’episodio acuto.

Il disturbo psicotico breve può comparire nell’adolescenza o nella prima età adulta e l’esordio può avvenire in tutto l’arco della vita, con un’età media di esordio intorno ai 30 anni. Per definizione, la diagnosi di disturbo psicotico breve richiede la remissione completa di tutti i sintomi e l’eventuale ritorno completo al livello di funzionamento premorboso entro 1 mese dall’esordio del disturbo. Sebbene il disturbo psicotico breve raggiunga per definizione una remissione completa entro 1 mese, successivamente più del 50% dei soggetti presenta una ricaduta. Nonostante la possibilità di ricaduta, per la maggior parte dei soggetti l’esito è favorevole in termini di funzionamento sociale e sintomatologia.