Giornata mondiale della salute mentale. Covid, abuso di sostanze, corretta informazione, nuovi trattamenti e stili di vita. Le interviste della Fondazione BRF

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Il 10 ottobre ricorre la Giornata Mondiale della Salute Mentale. Anche la Fondazione BRF ha aderito grazie alla collaborazione di numerosi ricercatori, accademici e professori che, ognuno secondo i propri studi e le proprie competenze, ha offerto un contributo riguardo ai temi che ruotano attorno a tali patologie.

Il nostro Istituto di Ricerca si propone come crocevia di scambio scientifico e culturale per tutti coloro che si occupano dello studio del cervello e delle sue patologie. Il funzionamento del cervello, il comportamento umano e le malattie della mente hanno, infatti, ancora molti nodi irrisolti. La ricerca psichiatrica contribuisce a scioglierli, migliorando le conoscenze delle malattie, le loro cure e la qualità della vita di chi ne soffre. Proprio per questa ragione occorre parlare sempre di più delle patologie mentali.

E anche la Fondazione BRF, in questo giorno così importante, ha voluto dare il suo contributo. Secondo un recente studio di Ipsos, in media otto su 10 (79%) in 30 paesi affermano che la loro salute mentale e fisica sono ugualmente importanti quando si tratta della loro salute personale. Ma solo un terzo (35%) pensa che i sistemi sanitari del proprio Paese trattino tali disturbi e quelli fisici con uguale importanza. Una percentuale maggiore (42%) pensa che l’assistenza sanitaria tratti la salute fisica con maggiore importanza.

 

Ringraziamo, ancora una volta, tutti i professori e i ricercatori che hanno offerto il loro contributo per una maggiore comprensione delle patologie mentali.

 

LE INTERVISTE DELLA FONDAZIONE BRF

L’appello al governo: la psichiatria sia una priorità – Armando Piccinni (psichiatra, presidente della Fondazione BRF):

 

Non c’è salute senza salute mentale – Pietro Pietrini (Direttore Scuola Alti Studi Lucca – Imt):

 

Gli esiti della tossicodipendenza – Icro Maremmani (Dirigente medico presso l’UO di Psichiatria Universitaria di Pisa):

 

La salute mentale e gli psicofarmaci – Antonio Tundo (direttore dell’Istituto di Psicopatologia di Roma):

 

Il rapporto tra salute mentale e stile di vita – Andrea Fagiolini (Professore ordinario di Psichiatria e direttore del dipartimento per la Salute mentale dell’Università di Siena):

 

La sindrome da Post-Covid – Stefano Pallanti (Fondatore dell’Istituto di Neuroscienze, professore a Stanford University, professore associato UniFi):

 

Psichiatria e corretta informazione – Donatella Marazziti (psichiatra, professoressa a contratto all’Unicamillus di Roma, responsabile ricerche Fondazione BRF):

 

Salute mentale, Covid e Neurobioetica – Padre Alberto Carrara (Direttore Gruppo Interdisciplinare di Neurobioetica, Università Europea di Roma):