La “pandemia” occidentale dell’obesità e dei disturbi alimentari. Come i disturbi dell’umore influenzano la nostra alimentazione

disturbi alimentari

Giovanni è un ragazzone di oltre 1,80 metri. Qualche tempo fa però era ingrassato fino ad arrivare a pesare 120 kg per via di disturbi alimentari. Aveva preso in circa un anno oltre 30 kg di peso. Tutto è cominciato qualche anno fa con un episodio di depressione durato alcuni mesi prima che fosse visitato dallo psichiatra e questo gli prescrivesse una terapia.

Da allora Giovanni comincia progressivamente a stare meglio e a superare i suoi disturbi alimentari, ha nuovamente voglia di vivere, di sentire gli amici, dopo i mesi bui in cui era stato chiuso in casa, a volte anche tutto il giorno a letto. Sente che stanno ritornando le energie, dorme via via meno, e comincia ad avere di nuovo il cervello che funziona per progettare cose nuove. Si sente spinto da nuove iniziative. Nel giro di qualche settimana migliora progressivamente fino a non avere più il tempo per dormire, per la quantità di cose che sente di dover fare. È allegro, pieno di vita e di energie. Non fa in tempo a progettare una nuova cosa che gliene viene subito in mente un’altra.

Nel giro di qualche settimana, però, Giovanni diventa iperattivo, dorme poco, si sente spesso irritabile. Lo consola l’idea di creare una nuova società di lavoro che si occupi di informatica, la materia che ha studiato e in cui ha conseguito la laurea. Con l’andare dei giorni i suoi familiari cominciano a preoccuparsi per questo cambiamento così rapido e radicale…

 

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