17 Mar
Avere un fratello minore farebbe diminuire i rischi di obesità. Almeno secondo uno studio condotto da Julie Lumeng presso la University of Michigan e pubblicato sulla rivista Pediatrics. A quanto pare i bambini senza fratelli minori, hanno un rischio triplo di divenire obesi entro il compimento dei sei anni rispetto a coetanei con fratelli minori.
Lumeng ha seguito la salute di quasi 700 bambini dalla nascita fino all’ingresso alla scuola elementare (in media sei anni), visitando i bambini periodicamente e informandosi sull’eventuale arrivo in famiglia di fratellini minori. Confrontando il loro indice di massa corporea (parametro che si calcola con le misure di peso e altezza e serve a stabilire se una persona è normopeso, sovrappeso o obesa) è emerso che i bambini che tra 2 e 4,5 anni hanno avuto l’arrivo di un fratellino o una sorellina in casa sono più protetti dal rischio di obesità e meno a rischio di essere obesi al compimento del sesto anno di vita.
I bimbi che, invece, non hanno avuto fratelli minori, presentano un rischio triplo di diventare obesi al compimento dei sei anni. Quale sia il motivo di questo effetto “fratello minore” non è chiaro, ma secondo la Lumeng potrebbe essere che i genitori, con l’arrivo di un altro figlio piccino su cui convogliare attenzioni e energie, modificano un po’ il loro approccio all’alimentazione del primogenito. Inoltre quest’ultimo, con l’arrivo del fratello minore, potrebbe divenire fisicamente più attivo.