Diventare genitori: cos’è il processo di attaccamento? Quando si diventa mamma e papà e quali sono i comportamenti da evitare

affidamento

Lo sappiamo bene ed esiste dalla notte dei tempi: la relazione genitori – bambino è una componente fondamentale per lo sviluppo di quest’ultimo in quanto costituisce il suo mondo affettivo e sociale, determina la struttura delle sue difese e porta alla formazione di rappresentazioni riguardanti le aspettative rivolte alle relazioni con gli altri. La famiglia si presenta come nucleo all’interno della quale si intrecciano fattori di rischio e fattori protettivi che influenzano lo sviluppo dell’infante e risulta quindi di primaria importanza analizzare le molteplici situazioni che si pongono come l’origine di numerosi disturbi, tra cui la depressione .

In tale analisi è importante considerare diverse dinamiche che determinano la molteplicità di situazioni che il bambino si trova a vivere, dinamiche che sono presenti ancor prima che il bambino arrivi nel nucleo familiare, come il vissuto della genitorialità.

La genitorialità non coincide con la nascita di un figlio, ma anzi è il risultato di un lungo processo di elaborazione e riorganizzazione delle proprie esperienze di vita e dei propri vissuti.

Diventare genitori comporta anche un processo definito il “lavoro del lutto” che implica la rinuncia al ruolo di bambino che si ricopriva con i propri genitori e il doversi identificare con questi ultimi per poter svolgere la funzione genitoriale. Al bambino, il genitore delega una parte dei suoi desideri e bisogni infantili attraverso meccanismi di identificazione proiettiva, non necessariamente patologici, ma che, anzi, solitamente permettono lo stabilirsi dell’empatia e favoriscono lo sviluppo psichico del bambino…

 

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