Disturbo bipolare. Cos’è, quando si manifesta, quali le cure e i trattamenti. L’intervista al professor Piccinni su Rai1

disturbo bipolare

Il disturbo bipolare è una patologia che rientra nella categoria dei disturbi dell’umore, ovvero un insieme di sindromi all’interno delle quali la persona vive un’importante alterazione del tono dell’umore, che perdura nel tempo e interferisce con le normali funzioni sociali e lavorative. Spesso probabilmente ci è capitato di sentirne parlare senza capire, però, fino in fondo di cosa si tratta, quali sono i sintomi, quali le cure e come possiamo “combattere” questa patologia. Qui di seguito pubblichiamo un’intervista al presidente della Fondazione BRF, il professor Armando Piccinni e il video di “Buongiorno Benessere” (Rai1), nel quale il professor Piccinni parla del disturbo bipolare.

 

Cos’è il disturbo bipolare?
Spesso mi confronto con pazienti che mi dicono: “Mi sento come sulle montagne russe: salgo e scendo continuamente”. C’è, ancora, chi mi dice: “Mi sembra di passare dal Paradiso all’inferno”. È esattamente quello che accade con soggetti affetti da disturbo bipolare. Parliamo di un disturbo dell’umore caratterizzato dalla presenza di episodi di depressione ed episodi di euforia. Bisogna, però, stare attenti. Anche se si chiama disturbo bipolare c’è un terzo polo, che chiamiamo “stato misto”, caratterizzato dalla presenza in contemporanea di pensieri depressivi e stati di agitazione ed eccitamento. Questi ultimi sono pazienti nervosi, irritabili, iper-reattivi e spesso aggressivi.

Come si succedono le fasi del disturbo?
Il disturbo bipolare si può presentare in tanti modi diversi. Le manifestazioni più semplici da diagnosticare sono quelle che esordiscono con la fase di depressione e dunque con tristezza, stanchezza, fiacchezza, perdita delle energie, difficoltà di concentrazione, perdita della progettazione e dell’iniziativa. Ma si potrebbe presentare anche con la fase di eccitamento e, dunque, con euforia, giocosità, allegria immotivata, iperattività, aumento delle iniziative e della progettualità, manie di grandezza.

Quante forme di bipolarismo esistono?
Quando l’euforia raggiunge livelli elevati di eccitamento ed accelerazione, il disturbo si chiama disturbo bipolare “tipo 1”. Quando la fase maniacale è più modesta parliamo di disturbo bipolare “tipo 2”. Ma attenzione. Bisogna tener presente che oltre alle due fasi classiche della depressione e dell’euforia, ci sono anche pazienti che vivono delle fasi “libere” in cui si riacquista una condizione di equilibrio, almeno fino all’episodio successivo. Al contrario, ci possono essere forme dette “a rapida ciclicità” in cui il paziente passa da una fase all’altra nel giro di una notte e quindi può andare a letto in fase di eccitamento e alzarsi depresso, o viceversa. Più comunemente, però, la fase di eccitamento inizia lentamente ed il campanello di allarme è la riduzione delle ore di sonno: meno il paziente forme e più va verso la fase euforica.

Il disturbo bipolare si manifesta da solo o insieme ad altri disturbi?
È estremamente frequente l’associazione del disturbo bipolare con i disturbi d’ansia. Non è così raro che il paziente soffra, ad esempio, di attacchi di panico. Un’altra patologia che si associa molto frequentemente è il disturbo ossessivo-compulsivo e, dunque, avremo persone che hanno pensieri ripetitivi e che cercano di bilanciare con rituali del comportamento. Esiste però un’associazione frequente anche con l’abuso di sostanze, i disturbi del comportamento alimentare o, ancora, cleptomania e gioco d’azzardo patologico.

Quali le cure e i trattamenti?
Fondamentalmente ci sono tre tipi di trattamenti:
1. trattamento farmacologico;
2. trattamento psicopatologico;
3. terapie fisiche come la terapia dell’elettroshock.
La prima si basa sull’utilizzo di farmaci stabilizzatori dell’umore che hanno la funzione di prevenire le fasi tanto di eccitamento quanto di depressione. La psicoterapia ha, invece, la funzione di “ricostruire” il paziente specie all’uscita degli episodi di malattia (che determinano una profonda sofferenza del soggetto) per rivalutare i comportamenti tenuti durante gli episodi. In casi attentamente selezionati di pazienti resistenti, esiste infine la terapia dell’elettroshock che riesce a dare un aiuto ai pazienti laddove i farmaci non hanno avuto un’azione curativa soddisfacente.

Qual è l’incidenza del disturbo sulla popolazione?
Non esistono dati aggiornati sull’incidenza. Le ultime stime a nostra disposizione ci dicono che i pazienti affetti da disturbo bipolare in Italia sono l’1-2% della popolazione. Parliamo, cioè, di circa un milione di persone, ma questo dato potrebbe essere sottostimato.

Che rapporto c’è tra disturbo bipolare e attività fisica?
È estremamente importante che i pazienti che soffrono di disturbi dell’umore abbiano ben chiaro che l’attività neuro-plastica e l’attività neuro-riparativa vengono supportate dalla pratica dell’attività fisica e dalla dieta ipocalorica. Sono due importanti fattori che aiutano molto i pazienti che soffrono di disturbo bipolare. Un ultimo richiamo va fatto all’importanza del sonno: nei soggetti bipolari il sonno deve avere regolarità sia per quanto riguarda il numero delle ore, che devono avvicinarsi mediamente a otto, che per quanto riguarda le fasce di orario, che devono coincidere il più possibile con le ore di buio per il rispetto dei ritmi sonno-veglia sincronizzati sull’alternanza luce-buio.