SCHIZOFRENIA

I sintomi caratteristici della schizofrenia consistono in una serie di disfunzioni cognitive, comportamentali ed emotive, ma nessun singolo sintomo è patognomonico del disturbo. La diagnosi implica il riconoscimento di una costellazione di segni e sintomi associati a una compromissione del funzionamento lavorativo o sociale. Due (o più) dei seguenti sintomi devono essere presenti per una parte significativa del tempo nel corso di 1 mese (almeno uno di questi deve essere: delirio, allucinazioni, discorso disorganizzato):

1. Deliri.

2. Allucinazioni.

3. Discorso disorganizzato (ad esempio, frequenti deragliamenti o incoerenze).

4. Comportamento gravemente disorganizzato o catatonico.

5. Sintomi negativi (ad esempio, diminuzione dell’espressione emotiva o avolizione).

I segni continui del disturbo devono persistere per almeno 6 mesi per poter fare diagnosi. Questo periodo di 6 mesi deve includere almeno 1 mese di sintomi della fase attiva (deliri, allucinazioni) e può includere periodi di sintomi prodromici o residui. Durante i periodi prodromici o residui, i segni del disturbo possono essere manifestati solo da sintomi negativi o da due o più sintomi elencati precedentemente, ma presenti in forma attenuata (per esempio, strane credenze, esperienze percettive insolite). Gli individui possono esprimere una serie di credenze insolite o strane che non sono di proporzioni deliranti (per esempio, idee di riferimento o pensiero magico); possono avere esperienze percettive insolite (per esempio, percepire la presenza di una persona non vista); il loro linguaggio può essere generalmente comprensibile ma vago e il loro comportamento può essere insolito ma non grossolanamente disorganizzato (per esempio, borbottare in pubblico). I sintomi negativi sono comuni nelle fasi prodromica e residua e possono essere gravi, ad esempio, individui che erano stati socialmente attivi possono ritirarsi dalle routine precedenti. Questi comportamenti sono spesso il primo segno di un disturbo.