Psichiatria&Medicina: la nostra rassegna degli articoli più interessanti della settimana

“Antidepressivi in gravidanza associati a un maggior rischio di autismo“. 

L’USO di farmaci antidepressivi, in particolare gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina, durante gli ultimi due trimestri di gravidanza è stato associato a un aumento del rischio di disturbi dello spettro autistico nei bambini. Almeno è quanto sostiene una ricerca pubblicata online su ‘Jama Pediatrics’. Gli antidepressivi sono ormai ampiamente utilizzati anche in gravidanza, ma pochi studi avevano finora indagato l’effetto del loro impiego sul pericolo di autismo nei figli delle donne che li assumono. 

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Depressione, nuova pillola dagli USA
Più vicini a una nuova cura contro la depressione: un farmaco con meccanismo d’azione totalmente nuovo rispetto a quello dei farmaci oggi in uso stimolando la crescita di nuovi neuroni nel cervello del paziente. Gli antidepressivi oggi in uso agiscono nel cervello aumentando la serotonina, che è in un certo senso il neurotrasmettitore del buon umore. Ma si tratta di farmaci con grossi limiti, soprattutto perché solo un terzo dei pazienti ne trae davvero giovamento, in secondo luogo perché il loro utilizzo si accompagna a tantissimi effetti collaterali e deve essere continuativo nel tempo altrimenti si può ricadere nel buio della depressione.
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I ricordi influenzano la scelta dei cibi Ma si può riuscire a stare a dieta provando a ingannare la memoria
Siamo quello che mangiamo, si dice. In realtà siamo ciò che ricordiamo di aver mangiato: le memorie riferite al cibo influenzano non poco ciò che scegliamo di mettere nel piatto ogni giorno, come sostiene uno studio pubblicato di recente su Neuron.
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