Lo stress continuo danneggerebbe la memoria a breve termine.

Lo studio dell’università di Ohio, realizzato con l’ausilio di cavie di laboratorio, ha osservato che uno stress prolungato nel tempo potrebbe farci perdere dei frammenti di memoria, soprattutto quella legata ad eventi recenti.
Per la ricerca sono stati utilizzati dei topi e un labirinto nel quale gli animai dovevano vagare. La situazione di stress invece consisteva nei ripetuti attacchi da parte di un topo alfa, che aveva il compito di terrorizzare e mettere sotto pressione alcune cavie.
Gli studiosi hanno notato che nelle cavie spaventate persisteva una maggior difficoltà nel ritrovare la via di fuga  con la conseguenza di un indebolimento mnemonico.
Esaminando le reazioni nei cervelli dei topi, gli studiosi hanno, inoltre, evidenziato uno stato di infiammazione innescato dal sistema immunitario e un deficit nella formazione di nuovi neuroni.
Questa scoperta aprirà una strada verso l’identificazione di farmaci per controllare lo stato di stress delle persone, e ha rivelato come in teoria i farmaci antinfiammatori potrebbero essere usati per creare una protezione rispetto a questi disagi.