Gli italiani? I più dormiglioni.

Analizzare le abitudini di ogni Paese e i fattori che influenzano l’orario in cui si mette la testa sul cuscino. Analizzare dati apparentemente superficiali per tracciare la mappa del mondo secondo una classifica decisamente speciale: quella della nazione più dormigliona.
E’ quello che ha fatto il team diretto da Daniel Forger dell’Università del Michigan che ha elaborato uno  studio, pubblicato sulla rivista Science Advances, secondo cui a dormire più di tutti nel mondo sono gli olandesi (8 ore e 12 minuti in media), mentre a riposare meno a lungo sono gli abitanti di Singapore e Giappone (7 ore e 24 minuti i primi, 7 ore e 30 i secondi).
Tutto è nato da una app gratuita sviluppata alcuni anni fa dagli scienziati per aiutare i viaggiatori a superare il jet lag. Mediante la app i ricercatori hanno raccolto dati relativi a migliaia di persone in 100 nazioni. Per utilizzare l’app, infatti, i viaggiatori dovevano inserire in modo anonimo informazioni sulle proprie abitudini relative al sonno e al paese di provenienza.
Gli italiani? Con 7 ore 53 minuti di sonno in media sono ai primi posti fra i più dormiglioni del Mondo. E sicuramente sono anche nella top ten fra quelli che hanno la tendenza ad andare a letto più tardi. Gli italiani infatti vanno a dormire in media alle 23:42 per svegliarsi alle 7:35.
Il merito di questa mappa, che può sembrare superficiale e che invece ha molto da dire sul modo di impostare la vita nei diversi Paesi del mondo e sulle ripercussioni che questo ha nella nostra quotidianità, sottolinea differenze tra paesi che possono sembrare lievi, ma sono in realtà significative perché ogni mezz’ora di sonno in più ha un impatto fortissimo sulle funzioni cognitive e sulla salute a lungo termine.
Emergono anche dei dati curiosi. Le donne dai 30 ai 60 anni, per esempio, dormono in media più dei coetanei maschi, vanno a letto un po’ prima e si svegliano un po’ più tardi. A dormire poco sono soprattutto i maschi adulti di mezza età, che spesso dormono meno delle 7-8 ore raccomandate.
Ma chi è più portato ad andare a letto presto? Solitamente chi trascorre gran parte del giorno all’aperto, alla luce solare. La mattina, invece, l’orario del risveglio resta enormemente influenzato dai ritmi fisiologici sonno/veglia di ciascuno. Lo studio conferma infine che è diffuso un debito di sonno cronico che può ‘mandare in tilt’ le nostre capacità cognitive per giunta senza che noi ce ne rendiamo conto. Ne avevate dubbi?