Stalking: una prospettiva neurobiologica

Oltre 11 mila casi finiti in un’aula di tribunale negli ultimi due anni, ben 51.079 le denunce effettuate dal 2009 quando in Italia è entrata in vigore la legge contro lo stalking. 
Oggi lo stalking sta diventando una vera e propria emergenza sociale, in quanto spesso può alimentare gravi comportamenti aggressivi. Nessuna ipotesi eziologica esaustiva è ancora disponibile per quanto riguarda questo fenomeno complesso. Tuttavia, le descrizioni dettagliate di alcune delle sue caratteristiche peculiari permettono di disegnare con cautela alcuni suggerimenti generali. 
Probabilmente lo stalking può derivare dall’alienazione di tali reti neurali che sottendono il cosiddetto cervello sociale e la formazione di legame coppia, in particolare i processi di attaccamento-separazione-attrazione-amore romantico-ricompensa. Inoltre, sembra essere modulato da un eccessivo funzionamento del sistema dopaminergico, accoppiato con tono serotoninergico diminuito. Si ritiene che la ricerca e l’approfondimento sui substrati neurobiologici possano essere utili nella prevenzione delle gravi conseguenze di stalking.

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